Lettera al Comitato del Parco

LETTERA APERTA AGLI AMICI DEL PARCO DELLA CELLULOSA

 

Il Circolo Parco della Cellulosa Legambiente si è costituito alla fine del 2009, facendo propria la rivendicazione dei cittadini, in particolar modo di Casalotti, per la tutela e la salvaguardia del Parco della Cellulosa come luogo e bene pubblico.

I Soci del Circolo Parco della Cellulosa Legambiente sono i volontari che, all’interno dell’Associazione Comitato Promotore Parco della Cellulosa, hanno attivamente lavorato per permettere dal 2007 la fruizione al pubblico di una prima parte del Parco e, d’accordo con il Consiglio Direttivo del Comitato, hanno deciso di associarsi a Legambiente (già presente nel 2005 alla mobilitazione del quartiere in favore del Parco).

 

I progetti del Circolo, incentrati sull’Educazione Ambientale, sono stati e sono molteplici: progetti nazionali a cui il circolo aderisce (tra i più noti Puliamo il mondo, Festa dell’Albero, Nontiscordardimè) e progetti nati grazie all’apporto delle competenze dei volontari/operatori ambientali: laboratori, attività con le scuole, eventi, orti urbani, biblioteca del Parco.

Un progetto nato dalla formazione e dalla professionalità dei volontari è “La Scuola nel Bosco”, attivo dall’a.s. 2014/2015 e svolto per i primi 3 anni al Parco della Cellulosa e in altre aree verdi dei Municipi XIII e XII. Questo progetto vuole approfondire la conoscenza delle scuole dell’infanzia nel bosco, ma soprattutto vuole stimolare l’attenzione delle insegnanti, dei genitori e delle istituzioni sull'esperienza all'aria aperta e sul contatto con la natura come elementi importanti per la crescita dei bambini. La metodologia sperimentata mira all'autonomia di questi ultimi, all'autoapprendimento e alla voglia di esplorare e conoscere con il contatto diretto, spontaneo e creativo, il bosco e la natura.

 

Il Circolo Parco della Cellulosa Legambiente e il Comitato  inizialmente hanno collaborato insieme, partecipando a progetti finanziati che hanno permesso la sistemazione di alcuni locali, di sviluppare una intensa attività di educazione ambientale con le scuole e ad avere una discreta attrezzatura per la manutenzione del verde. Nel tempo le nostre vocazioni di lavoro per il “bene comune” si sono diversificate: Il Comitato ha sempre di più esaltato il ruolo della manutenzione, il Circolo ha intensificato i progetti di educazione ambientale.

 

Nel 2016 il Circolo si è trasformato in APS (Ass. di Promozione Sociale) per realizzare un altro obiettivo: creare lavoro. L’educazione ambientale richiede formazione, professionalità e continuità, e un parco può essere una grande risorsa per creare lavoro. Anche il Comitato, per diversi anni, si era dato  come obiettivo la costituzione di una cooperativa per la gestione del verde.

 

Nel 2017 il Comitato ha redatto ed approvato in un’assemblea dei soci un Regolamento in cui si autoproclamava gestore del parco, arrogandosi il diritto di costringere tutte le associazioni presenti sull’area a sottoscriverlo, pena l’esclusione dall’utilizzo degli stabili.

 

Il Circolo Parco della Cellulosa Legambiente non ha riscontrato motivazioni per riconoscere il Comitato come Ente gestore del parco, in quanto le aree verdi del Parco della Cellulosa sono sotto il patrocinio di Roma Natura ed i locali sono di fatto ritenuti occupati e non sono stati presentati documenti che attestino il contrario, al di fuori di alcuni attestati di comodato d'uso trimestrale (solo per l'area verde) discontinui e non più rinnovati nel dicembre 2012, e di un nullaosta del dicembre 2013 per il contratto delle utenze. Utenze alle quali, come da documentazione consultabile sul nostro sito (www.legambientecellulosa.it), abbiamo sempre contribuito sostanziosamente, tranne nell’ultimo periodo, in cui i versamenti sono stati respinti.  

                           

Per la mancata firma del Regolamento da parte di tre membri del Circolo, in quel periodo facenti parte del Consiglio Direttivo del Comitato, questi sono stati dimissionati ed espulsi. Forte del suo Regolamento il Comitato, con un atto di violenza privata, ha cambiato la serratura ed occupato il locale "scuola nel Bosco" che per tre anni, agli occhi di tutti i frequentatori, era un bene abbandonato dalla proprietà in "possesso" del Circolo (e lo stesso Regolamento lo riconosce!), costringendo il Circolo a scegliere altre sedi per svolgere serenamente i progetti intrapresi con le scuole, affrontando onerose spese di affitto per locali ed aree verdi private.

 

Ci siamo rivolti ad un avvocato non per denunciare l’abuso subito ma, in virtù della "storia comune", per ricercare un accordo per la composizione della controversia attraverso la strada della “mediazione civile”. Di fronte ad una nostra disponibilità a riconoscere un contributo economico per la manutenzione del verde, il Comitato ha preteso la firma del regolamento, per cui non è stato possibile trovare una soluzione per concordare un percorso condiviso.

 

Adesso ci viene comunicato il distacco dell’acqua con una lettera del Comitato del 3 luglio 2018.

Ad aprile, per evitare problemi, siamo riusciti a stipulare un contratto autonomo per l’energia elettrica. Per quanto riguarda l’acqua non è possibile farlo, se non attraverso l’impianto del Comitato ma visto lo spirito di collaborazione per ora è impossibile. Il contratto della luce e dell’acqua è stato firmato nel gennaio 2014, e c’è un accordo di fatto che ha regolato in questi anni la nostra quota di partecipazione; le nostre due ultime rimesse bancarie, del 2017 e 2018, sono state  riversate al mittente.

 

Nonostante la legge preveda una tutela (Turbativa di Manutenzione), viste le dichiarazioni del Comitato sul “concordare un percorso di civile e pacifica convivenza” il Circolo é sempre disponibile “per una ricomposizione pacifica della situazione” e contribuire così al nostro comune impegno civico.

 

Roma, 18 luglio 2018

Il Consiglio Direttivo del Circolo